
Il piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica adottato nel marzo 2021 segue l'approccio che punta sulla crescita della domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori per stimolare la produzione biologica. Ciò richiede, tra l'altro, una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica in merito alle caratteristiche e ai benefici della produzione biologica.
A tal fine, il piano d'azione prevede l'istituzione di premi annuali che riconoscano l'eccellenza nella catena del valore biologico.
Guarda la registrazione completa della cerimonia di consegna dei premi dell'UE per la produzione biologica, che si è svolta a Bruxelles il 23 settembre 2022, che ha rappresentato uno degli eventi e delle attività organizzati per celebrare la Giornata europea della produzione biologica.
Incontra i vincitori
In totale sono assegnati 8 premi in 7 diverse categorie. Essi riconoscono i diversi attori lungo la catena del valore biologico che hanno sviluppato un progetto eccellente, innovativo, sostenibile e stimolante che produce un reale valore aggiunto per la produzione e il consumo biologici. Questi premi non sono finanziari.
Una cerimonia di premiazione è stata organizzata il 23 settembre 2022 in occasione della Giornata europea della produzione biologica. I vincitori sono stati invitati a un evento a Bruxelles per ricevere i loro premi. All'evento hanno partecipato rappresentanti della Commissione europea, del Parlamento europeo, del Consiglio dell'Unione europea, del Comitato economico e sociale europeo, del Comitato europeo delle regioni, del COPA-COGECA e dell'IFOAM Organics Europe. Fornendo esempi di buone pratiche, i vincitori hanno avuto la possibilità di spiegare il loro progetto a un pubblico più ampio.

Nazaret Mateos Álvarez (Entresetas) – Paredes de Nava, Palencia, Spagna
Nazaret Mateos Álvarez gestisce un sito di produzione biologica di funghi senza il sostegno della politica agricola comune.
Ha sviluppato un metodo di coltivazione unico che ottimizza la qualità dei prodotti, riduce al minimo il costo dei fattori di produzione e diminuisce drasticamente soprattutto il consumo di acqua.
In cambio di un giusto compenso, gli anziani del posto aiutano a raccogliere i funghi, cosa che offre l'opportunità di mantenere i contatti sociali in una zona spopolata.
David Pejic (Zrno eko imanje) – Dubrava, contea di Zagabria, Croazia
David Pejic gestisce l'azienda agricola biologica più antica della Croazia.
Coltiva oltre 60 colture diverse su 22 ettari, con l'aiuto di 39 dipendenti, gestendo il più grande giardino biointensivo della regione, e si concentra sull'autosufficienza energetica e sulla ritenzione idrica.
L'azienda agricola è fortemente impegnata in iniziative di istruzione, formazione e consulenza, in particolare per i piccoli e i giovani agricoltori, e comprende una panetteria in loco e un proprio ristorante biologico, nell'ambito di un concetto globale "dal produttore al consumatore".
Occitania, Francia
La regione francese dell'Occitania ha elaborato il Green Deal e il piano biologico della regione per fare dell'alimentazione e dell'agricoltura biologica una priorità per il suo sviluppo.
Attualmente il 19% di tutti i terreni agricoli della regione è destinato all'agricoltura biologica, con 608 285 ettari e 13 265 aziende agricole. L'obiettivo è destinare all'agricoltura biologica il 30% di tutti i terreni agricoli entro il 2030.
A tal fine, l'Occitania segue un approccio globale che prevede una governance regionale inclusiva e interessa l'intera catena del valore, dalla produzione al consumo. Attualmente il 33% degli aiuti regionali all'agricoltura è destinato all'agricoltura biologica. L'8% di tutti i prodotti alimentari acquistati dalla regione per le scuole superiori è biologico e il 6% è biologico e locale. La regione fa parte del marchio "Territoire BIO engagé".
Comune di Seeham am Obertrumer See, Salisburgo, Austria
Il comune di Seeham fa parte della rete "Organic Cities Network Europe". Il "Biodorf Seeham" coinvolge 33 aziende, fornitori locali, produttori e un'azienda lattiero-casearia, tutti biologici.
Tutte le scuole e gli asili nido locali servono pranzi biologici: il 100% del cibo nelle mense pubbliche è biologico e il 70% è locale.
Il negozio biologico locale è un partner fondamentale che consente al comune di acquistare prodotti alimentari a livello regionale e secondo criteri stagionali, consegnandoli con veicoli elettrici. Il comune ha realizzato un percorso naturale per le api che attraversa 3 000 m² di zone fiorite e un giardino per la comunità. È stata riservata particolare attenzione alla sensibilizzazione in merito a prodotti alimentari sani e di qualità e alla creazione di posti di lavoro locali.
Categoria 4: Miglior biodistretto biologico
Questo premio riconosce i meriti di un biodistretto. Un "biodistretto" è un'area geografica in cui agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e autorità pubbliche uniscono le forze per favorire la gestione sostenibile delle risorse locali, sulla base dei principi e delle pratiche biologici. Questo premio è organizzato dal Comitato europeo delle regioni.
Associazione Bio-Distretto Cilento - Campania, Italia
Il biodistretto del Cilento è un pioniere e un modello per altri biodistretti a livello internazionale. Riunisce i produttori e i trasformatori biologici, i consumatori, gli operatori turistici e le autorità pubbliche intorno a iniziative comuni.
Sostiene inoltre lo sviluppo di filiere corte, mercati locali e appalti pubblici verdi, aumentando il consumo di alimenti prodotti localmente. Collega tutto ciò alle iniziative turistiche (biospiagge, biosentieri) a vantaggio delle zone costiere e interne e, in ultima analisi, a beneficio della creazione di posti di lavoro, della coesione sociale e del rilancio delle zone rurali. Il progetto ha ispirato la rete INNER di biodistretti.
Goodvenience.bio GmbH – Magdala, Turingia, Germania
La PMI Goodvenience.bio GmbH, dove lavorano 10 persone, produce brodi, minestre, salse, spezie e oli artigianali e biologici. Pone un forte accento sulla produzione sostenibile, circolare e innovativa: efficienza energetica, neutralità in termini di emissioni di carbonio, riduzione al minimo dei rifiuti, trattamento di specie invasive (ad es. i granchi), filiere corte e promozione di un'alimentazione sana.
Si tratta di un'azienda socialmente inclusiva che forma e dà lavoro a persone con esigenze particolari e versa stipendi superiori alla media.
La ferme à l’arbre de Liège – Lantin, Liegi, Belgio
Si tratta di un piccolo supermercato allestito in un'azienda agricola che dal 1978 vende prodotti biologici come carne e farina, non solo della propria azienda agricola, ma anche di produttori biologici di tutta la regione.
Vi è una forte attenzione alla produzione sostenibile e circolare (l'alimentazione degli animali proviene dall'azienda agricola e dai rifiuti organici prodotti) e alla trasformazione (tagli di carne a freddo realizzati in loco).
Il supermercato impiega 25 persone, utilizza energia verde, evita gli imballaggi e limita le emissioni generate dai trasporti concentrandosi sugli appalti locali. Collabora con le scuole e le università in materia di istruzione e ricerca e sviluppo.
Lilla Bjers HB – Visby, isola di Gotland, Svezia
Lilla Bjers è un'azienda agricola e un ristorante biologici che operano secondo il concetto "dal seme al piatto". L'azienda agricola non usa combustibili fossili e coltiva 300 colture diverse, il che contribuisce a preservare la biodiversità.
Il ristorante collabora con le aziende agricole locali. Dato il depauperamento del Mar Baltico, il pesce non viene servito, ma vengono allevate lumache. L'energia è prodotta con il vento e il biogas. Gli imballaggi e gli sprechi alimentari vengono evitati.
Il ristorante si è anche convertito in un centro di formazione per giovani agricoltori e chef che utilizzano prodotti biologici. Gli ospiti possono ottenere ampie informazioni sulle colture, sulle materie prime e sul metodo biologico.

- News article
EU Organic Day: the Commission celebrates the winners of the first ever EU organic awards
The Commission unveiled the eight winners of the first ever EU organic awards to celebrate excellence and innovation along the European organic value chain.
Galleria fotografica della cerimonia di premiazione
EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski speaking at the EU Organic Awards ceremony Nazaret Mateos Álvarez with EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski David Pejic receiving his award from EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski The prize awarded to each EU Organic Awards winner David Pejic with EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski eu-organic-awards-0J8A5719_230922.jpg Nazaret Mateos Álvarez receiving her award and certificate EU organic awards ceremony question and answer session 2022 EU Organic Awards winners with EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski eu-organic-awards-0J8A5839_230922.jpg eu-organic-awards-0J8A5991_230922.jpg eu-organic-awards-0J8A6405_230922.jpg Emilio Buonomo, President of the Bio-Distretto Cilento Association with EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski Peter Altendorfer, Mayor of Seeham with EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski Peter Altendorfer, Mayor of Seeham am Obertrumer See, Austria – Best organic city Winner, Best SME: Goodvenience.bio with EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski Winner, Best SME: Goodvenience.bio Michel Paque, manager of La ferme à l’arbre de Liège with EU Commissioner Janusz Wojciechowski Alex Wugk, Chef, Lilla Bjers HB Restaurant with EU Commissioner for agriculture, Janusz Wojciechowski EU Organic Awards winners with EU Commissioner Janusz Wojciechowski and Director-General Wolfgang Burtscher
Perché candidarsi?
Vuoi contribuire a sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica sulla produzione biologica nell'UE? Vuoi contribuire a una maggiore economicità e/o accessibilità dei prodotti biologici nell'UE? Hai sviluppato e attuato, o stai ancora attuando, un progetto eccellente, innovativo, sostenibile e replicabile a questo scopo? Vuoi far conoscere meglio questo progetto al pubblico?
Se la risposta a una di queste domande è "sì", dovresti candidarti ai premi dell'UE per la produzione biologica. Se vinci, riceverai un premio non finanziario e una maggiore visibilità pubblica per il tuo progetto. Quindi, se:
- lavori nel settore dell'agricoltura biologica
- la tua città o regione fornisce pasti biologici nelle mense delle scuole o degli ospedali o promuove in altro modo la produzione biologica
- la tua impresa è attiva nella filiera alimentare biologica e segue un approccio unico
- dovresti candidarti per vincere uno dei premi dell'UE per la produzione biologica.
Come fare domanda
I candidati ai premi dell'UE per la produzione biologica del 2022 sono stati invitati a:
- leggere le diverse sezioni di questo sito web, in particolare i criteri di ammissibilità e i criteri di selezione
- scegliere la categoria più adatta
- candidarsi online dal 25 marzo all'8 giugno 2022
- fornire risposte a domande orientative chiuse (alcune relative ai quattro principi dell'agricoltura biologica e ai pilastri della sostenibilità), per aiutare la giuria a ottenere maggiori informazioni sui candidati.
Organizzatori, criteri di selezione, finalisti
In questa sezione troverai informazioni sulle procedure per l'edizione 2022 dei premi dell'UE per la produzione biologica.
I premi dell'UE per la produzione biologica sono organizzati congiuntamente dalla Commissione europea, dal Comitato economico e sociale europeo, dal Comitato europeo delle regioni, dal COPA-COGECA e dall'IFOAM Organics Europe.
La giuria che decide in merito ai vincitori finali era composta da rappresentanti delle seguenti istituzioni e organizzazioni:
- Commissione europea
- Comitato economico e sociale europeo
- Comitato europeo delle regioni
- COPA-COGECA
- IFOAM Organics Europe
- Parlamento europeo e
- Consiglio dell'Unione europea.
Può candidarsi qualsiasi attore o istituzione lungo la catena del valore biologico con un progetto degno di nota che contribuisca a una maggiore economicità e/o accessibilità dei prodotti biologici nell'UE. I promotori dei progetti devono essere stabiliti o residenti nell'UE. Le candidature devono essere presentate in una delle lingue ufficiali dell'UE e i progetti devono svolgersi nell'UE.
Le candidature per i premi biologici dell'UE devono soddisfare i seguenti criteri di ammissibilità:
a) le domande sono state presentate dal 25 marzo alle ore 23:59:59 (CEST) dell'8 giugno 2022
b) le candidature devono essere redatte in una delle lingue ufficiali dell'UE
c) i candidati devono essere persone fisiche o giuridiche stabilite o residenti in uno dei 27 Stati membri dell'UE
d) il progetto presentato deve svolgersi nell'UE e fare chiaramente riferimento a una delle 7 categorie/uno degli 8 premi del 2022. Lo stesso progetto non può essere presentato per più categorie/premi. Ciascun candidato può presentare domanda per un solo premio. Per ciascun premio è possibile presentare una sola candidatura.
e) il progetto deve essere stato pienamente attuato o dovrebbe essere sufficientemente maturo per consentire alla giuria di valutarlo (vale a dire che l'attuazione fisica dovrebbe essere sufficientemente avanzata per dimostrare il conseguimento degli obiettivi)
f) criteri di ammissibilità specifici per ciascuna categoria di aggiudicazione:
- Migliore coltivatrice biologica e miglior coltivatore biologico: certificato a norma del regolamento (UE) 2018/848 relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici
- Migliore regione biologica: nessun criterio specifico di ammissibilità
- Migliore città biologica: nessun criterio specifico di ammissibilità
- Miglior biodistretto biologico: un biodistretto è un'area geografica in cui agricoltori, pubblico, operatori turistici, associazioni e autorità pubbliche stipulano un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, sulla base dei principi e delle pratiche biologici
- Migliore PMI biologica: un'impresa certificata a norma del regolamento (UE) 2018/848, conforme alla definizione di PMI (un'impresa che occupa meno di 250 persone, ha un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro) e che ha il 100% della produzione biologica (da intendersi come prodotti biologici o in conversione)
- Miglior dettagliante di alimenti biologici: un'impresa certificata a norma del regolamento (UE) 2018/848 che dispone del 100% di referenze certificate biologiche (intese come prodotti organici o in conversione) in vendita (esclusi i prodotti non alimentari o i prodotti alimentari per i quali non vi è disponibilità biologica)
- Miglior ristorante biologico: un ristorante che dispone nel menu di referenze biologiche certificate al 100% (da intendersi come prodotti biologici o in conversione), ove possibile (conformemente al regolamento (UE) 2018/848).
Tutte le candidature ammissibili sono state valutate dalla giuria dei premi dell'UE per la produzione biologica sulla base dei seguenti criteri orizzontali di aggiudicazione:
- Eccellenza: Il beneficiario deve aver sviluppato un'eccellente iniziativa che CREI un reale valore aggiunto per la produzione biologica. Ciò significa buoni risultati e un buon impatto del progetto rispetto ai suoi obiettivi iniziali. I progetti devono dimostrare il loro impatto sull'area e sul territorio interessati e i loro risultati rispetto ai traguardi e agli obiettivi inizialmente fissati.
- Carattere innovativo del progetto nella categoria selezionata: I progetti non devono essere ordinari, ma dovrebbero dimostrare nuovi approcci, nuovi metodi organizzativi o lo sviluppo di nuovi (o significativamente) migliori risultati per l'agricoltura biologica. I criteri per misurare il carattere innovativo per ciascuna categoria sono meglio specificati nella sezione dedicata della categoria.
- Pilastri della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) del progetto: I progetti devono dimostrare la loro sostenibilità e il loro futuro come iniziativa o progetto autonomo.
- Trasferibilità e possibilità di replicare il progetto altrove nell'UE: Il progetto deve dimostrare di rappresentare una buona pratica in un contesto più ampio (UE) e che ispira o potrebbe ispirare altri luoghi. Dovrebbe inoltre presentare buone modalità di comunicazione dei suoi obiettivi e risultati.
Per la prima edizione dei premi sono stati selezionati i seguenti finalisti.
Categoria 1: Migliore coltivatrice biologica e miglior coltivatore biologico
Finaliste
- Katharina Lichtmannsperger (VLG Obervetterbachgut) - Thalgau, Salisburgo, Austria
- Sara Vezza (Azienda Agricola Sara Vezza) - Localitá Castelletto, Monforte d’Alba, Piemonte, Italia
Finalisti
- Gianpaolo Mancini (Il Sentiero del Riccio) - Sicignano degli Alburni, Salerno, Campania, Italia
- Tom Kass (Kass-Haff S.àrl) - Rollingen, Lussemburgo
Categoria 2: Migliore regione biologica
Finalisti
- Centre-Val de Loire, Francia
- Comunitat Valenciana, Spagna
Categoria 3: Migliore città biologica
Finalisti
- Comune di Troyan, Bulgaria
- Città di Vienna, Austria
Categoria 4: Miglior biodistretto biologico
Finalisti
- Association Biovallée - Eurre, Francia
- Centro Municipal Cultura e Desenvolvimento de Ihanha-a-Nova - regione del Centro, Portogallo
Categoria 5: Migliore piccola o media impresa biologica (PMI)
Finalisti
- Gino Girolomoni Cooperativa Agricola - Isola del Piano, provincia di Pesaro e Urbino, Italia
- Labonca Biohof GmbH - Burgau, Stiria, Austria
Categoria 6: Miglior dettagliante di alimenti biologici
Finalisti
- Ecoveritas SA - Barcellona, Spagna
- Bio MERCATO, seiVital GmbH - Kempten, Baviera, Germania
Categoria 7: Miglior ristorante biologico
Finalisti
- Trattino - Lione, Francia
- Kolariks Freizeitsbetriebe GesmbH Restaurant Luftburg - Prater, Vienna, Austria
Calendario
- 25 marzo 2022
Avvio del periodo di presentazione delle candidature per i premi
- 8 giugno 2022
Termine per la presentazione delle candidature per i premi: 8 giugno 2022, alle ore 23:59:59 (CEST).
- Settembre 2022
Decisione di aggiudicazione
- 23 settembre 2022
Cerimonia di premiazione
I premi dell'UE per la produzione biologica
L'aumento dell'agricoltura, dell'acquacoltura e dei prodotti alimentari biologici contribuisce notevolmente alla riduzione dell'uso di fertilizzanti chimici, pesticidi e antimicrobici e ha effetti positivi sul clima, sull'ambiente, sulla biodiversità e sul benessere degli animali. Per questo si ritiene che la produzione biologica svolga un ruolo chiave nel conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia "Dal produttore al consumatore" e della strategia sulla biodiversità. Per questo motivo, la Commissione ha definito un obiettivo del 25% dei terreni agricoli dell'UE destinati all'agricoltura biologica entro il 2030 e un aumento significativo dell'acquacoltura biologica.
Nel marzo 2021 la Commissione ha adottato il piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica, che prevede il varo di premi annuali per ricompensare gli attori biologici migliori e più innovativi che contribuiscono alla riduzione dell'impatto dell'agricoltura sull'ambiente e sul clima.
Agricoltura, acquacoltura e alimenti biologici nell'UE
Come indica il primo considerando del regolamento (UE) 2018/848, "la produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione alimentare basato sull’interazione tra le migliori prassi in materia di ambiente ed azione per il clima, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e norme rigorose di produzione confacenti alle preferenze di un numero crescente di consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali".
La produzione biologica è in aumento nell'UE. Nel 2019 l'8,5% dei terreni agricoli dell'UE era destinato all'agricoltura biologica. Ciò equivaleva a 13,8 milioni di ettari, rispetto ai 9,5 milioni di ettari del 2012, con un aumento del 45,8%. I paesi che contavano con la maggior quota di terreni agricoli dell'UE destinati all'agricoltura biologica erano la Spagna (2,4 miliardi di ettari, pari al 17,4% del totale dell'UE), la Francia (2,2 miliardi di ettari, pari al 16,2% del totale dell'UE), l'Italia (2 miliardi di ettari, pari al 14,5% del totale) e la Germania (1,3 miliardi di ettari, pari al 9,4% del totale dell'UE) secondo le statistiche Eurostat sull'agricoltura biologica.
Lungo l'intera catena del valore, nell'UE erano attivi quasi 344 000 produttori biologici e oltre 78 000 trasformatori biologici. Gli agricoltori biologici beneficiano dei sovrapprezzi che i prodotti biologici ottengono sul mercato e della rapida crescita della domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori finali. Nel 2019 il mercato dell'UE ha rappresentato 38,8 miliardi di euro in un mercato globale pari a 106,4 miliardi di euro, il secondo dopo quello statunitense, pari a 48,2 miliardi di euro. I grandi mercati nell'UE sono rappresentati dalla Germania (12 miliardi di euro) e dalla Francia (11,3 miliardi di euro), secondo le statistiche FIBL.
La spesa pro capite per i prodotti biologici è più elevata in Danimarca (344 euro, pari al 12% degli acquisti di generi alimentari) e in Lussemburgo (264 euro, pari all'8% degli acquisti di generi alimentari), secondo le statistiche FIBL.
La familiarità dei consumatori con il logo biologico dell'UE è in aumento. Nel 2020 il 56% dei partecipanti al sondaggio Eurobarometro ha riconosciuto il logo, rispetto al 27% del 2017. L'80% degli intervistati ritiene che i prodotti biologici siano più rispettosi dell'ambiente e rispettino norme più rigorose in materia di benessere degli animali.
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